Pubblicato in: Didattica, Extrafalarias

Manipolazione televisiva e incapacità di leggere

Io
Moi même

Visti i tempi che corrono,

le ali tarpate,

gli anni che avanzano

e chissà dove li avrò messi…

Bisogna necessariamente leggere QUI,

per chi non lo fa, farà o facesse

dalla quarta in poi

in classe non si presentasse

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Autore:

prof. Scienze

6 pensieri riguardo “Manipolazione televisiva e incapacità di leggere

  1. Non c’è cosa più triste che questa per un paese che ha visto nascere personaggi illustri per centinaia di anni.

    “Un terzo della popolazione non supera il primo livello, un terzo si ferma al secondo, un terzo raggiunge gli ultimi tre.”

    Stando a ciò si dovrebbe rivedere la legge elettorale e magari introdurre dei test di idoneità al voto.

  2. Volevo sapere il suo parere sul sito Megachip da cui ha preso l’articolo. Ogni tanto leggo qualcosa da qua e da un blog collegato, che si chiama Libreidee, però ho l’impressione che ogni tanto i redattori siano un po’ spinti. Per esempio Giulietto Chiesa, che scrive per entrambi i blog, è nel “mirino” di Paolo Attivissimo, che lo ritiene un complottista.

    1. Non saprei proprio Ciambello, ho letto qualcosa della polemica con Attivissimo, se le questioni trattate (da Attivissimo o da Chiesa) mi interessano, come in questo caso, cerco di valutare la veridicità di ciò che leggo e provo a a farmi un’idea… non è sempre facile, spesso un po’ faticoso, ma non vedo alternative.

      1. Effettivamente alternative non ci sono, trovare le informazioni giuste e sapersi costruire un quadro più o meno corretto degli avvenimenti globali è sempre più difficile e chiede tempo, oltre a scetticismo e buone capacità critiche. Ora capisco il perché c’è un terzo di italiani analfabeti funzionali…

  3. Ottimo articolo. Emblematici il 7 paragrafo e questo: “Perché se per ‘sinistra’ si intende il Pd – che ha manovrato insieme alla destra per escludere dal Parlamento e conseguentemente dal circuito mediatico Rifondazione comunista & C. – questa è una questione nodale: dall’abbraccio al neoliberismo degli anni Novanta, si ritrova senza un’idea alternativa di società da proporre, salvo l’antiberlusconismo e una ‘questione morale’ che sempre più si rivela una farsa anche nelle sue fila.” In effetti è forse questo il problema, si va avanti col solito metodo del buon pastore e le sue pecorelle. Non si cercano altre strade, altri modi. Penso che si potrebbe benissimo sposare una società attiva e interessata a capire da cos’è circondata alla tradizione culturale italiana (che sarebbe umanamente un peccato soffocarla).
    Forse gli italiani devono veramente attraversare un’altra dura crisi per capire che questo sistema non funziona. Come molti animali, si accorgono che qualcosa è meglio non farla dopo che hanno sbagliato.
    Io intanto continuo a lottare e sperare in un’apertura mentale della gente, ce la si può fare. W L’ITALIA & ALL THE REST

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